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La concia delle pelli – fasi di lavorazione

La concia al vegetale del pellame è un’arte antichissima che risale alla Preistoria e che in Toscana ha trovato la sua massima espressione.

E’ fondamentale sapere che nessun animale viene ucciso per la sua pelle.

Le pelli infatti derivano dallo scarto della filiera alimentare, che, se non conciato, sarebbe destinato ad un complesso e costoso processo di smaltimento per essere trasformato in rifiuto da buttare.

Grazie a sapienti tecniche di lavorazione ereditate nei secoli, le concerie trasformano quindi uno scarto in una materia prima di grande pregio.

Le pelli grezze giungono alle concerie in pelo, conservate grazie all’applicazione di sale per impedirne il deterioramento.

La prima fase di lavorazione, chiamata rinverdimento, serve a ripulire le pelli dalle impurità e dalla sporcizia, mediante l’utilizzo di sostanze sgrassanti ed antibatteriche, ed a reidratarle dopo la salatura.

Segue la calcinazione, che separa il pelo e l’epidermide dal derma e che prepara la pelle a ricevere le sostanze concianti, favorendone la penetrazione.

Si procede poi con la decalcinazione, la macerazione e lo sgrassaggio, grazie a numerosi passaggi all’interno di bottali, cioè grandi botti di legno, che vengono fatte roteare a velocità diverse e per tempi diversi in base al risultato che si intende ottenere.

La pelle è ora pronta per la concia, che serve a stabilizzarla irreversibilmente rendendola imputrescibile, grazie all’uso di sostanze concianti naturali, i tannini, nello specifico caso della concia al vegetale.

I pellami da noi selezionati sono esclusivamente conciati al vegetale, quindi con l’uso di tannino estratto dalle piante, per questo 100% naturali.

La pelle viene poi pressata per liberarla dall’acqua della concia e successivamente spaccata in due sezioni: la parte superiore e più pregiata, denominata ‘fiore’ e la parte inferiore, denominata ‘crosta’. Lo spessore del lato fiore viene definito in base all’uso che si intenderà fare del cuoio  per la realizzazione di diversi prodotti di pelletteria. Ad esempio per realizzare portafogli verrà selezionato uno spessore di circa 1 mm, mentre per realizzare cinture verrà selezionato uno spessore di 3,5/4 mm.

La crosta può essere utilizzata per articoli meno pregiati o per sottoprodotti. Nulla viene sprecato.

Seguono poi la neutralizzazione, per ridurre l’acidità della pelle e la riconcia, per attribuire alla pelle le caratteristiche peculiari dell’articolo che si vuole ottenere.

La tintura viene eseguita principalmente in tre modalità, a spruzzo, in botte o a mano con il metodo della tamponatura.

L’ingrasso viene eseguito in botte con sostanze grasse di origine animale o vegetale per donare alla pelle morbidezza, elasticità e pienezza.

Per eliminare i residui di acqua rimasta, le pelli vengono spremute, poi stese, appiattite e levigate, infine appese in aria a temperatura ed umidità controllata per l’asciugatura, generalmente per una notte intera.

Una volta asciutta, grazie a macchine dotate di martelletti, la pelle viene palissonata, cioè picchiettata per acquisire maggiore morbidezza ed eventualmente poi volanata, facendola girare nei bottali per diverse ore, ottenendo una grana particolare sul lato fiore ed ulteriore morbidezza.

L’eventuale rifinizione, che può essere meccanica o manuale, serve a dare particolari caratteristiche quali la resistenza all’acqua, allo sporco, al graffio.

In ultimo la sforbiciatura, che elimina gli inestetismi marginali, piccoli difetti o parti inutili della pelle ed infine la misurazione al metro quadro, che viene sempre indicata sul lato carne di ciascuna pelle. Le pelli vengono prezzate e vendute al metro quadro.

La procedura conciaria al vegetale fa sì che la pelle diventi biodegradabile e riciclabile, grazie al trattamento 100% naturale, pertanto privo di sostanze inquinanti e nocive per l’Uomo e per l’Ambiente.

Inoltre, gli scarti produttivi vengono trasformati in materie prime destinate ad altre filiere.

Avreste mai pensato che una pelle deve essere lavorata così a lungo e così sapientemente per diventare il prodotto meraviglioso che vediamo?

Questo lungo processo spiega il valore e il pregio di una pelle conciata al vegetale.

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